
👉 Molti capi sportivi contengono sostanze chimiche tossiche come PFAS, ftalati e metalli pesanti. Prediligi brand certificati GOTS o Bluesign, evita lavaggi frequenti e scegli tessuti naturali o riciclati.
🔬 La verità nascosta nei tuoi leggings
Sembrano innocui. Colorati, comodi, traspiranti. Ma i tuoi capi sportivi potrebbero nascondere un cocktail invisibile di sostanze nocive per la tua salute – e per il pianeta. Non è allarmismo: è chimica tessile. E sì, riguarda anche quella giacca “eco” presa in saldo.
🧪 PFAS e PFC: i nemici silenziosi dell’abbigliamento sportivo
Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) e i composti perfluorurati (PFC) sono usati per rendere i tessuti impermeabili e idrorepellenti. Il problema? Sono persistenti, bioaccumulabili e tossici.
📉 Ecco cosa mostrano i dati:
- Giacche Quechua, Salomon e Columbia superano di gran lunga i limiti suggeriti (fino a 980 ppb contro i 250 ppb accettabili).
- Guanti da sci Rossignol e Ziener oltrepassano di 3-6 volte le soglie.
- Black Diamond dichiara “senza PFC”, ma presenta valori fino a 3.500 ppb.
💣 Cosa comporta tutto questo?
→ Rischi cancerogeni, interferenze endocrine, danni ambientali a lungo termine.

⚠️ Altri contaminanti da tenere d’occhio
L’abbigliamento sportivo nasconde altri intrusi indesiderati:
Sostanza | Dove si trova | Effetto |
---|---|---|
Ftalati | Tessuti elastici | Tossicità riproduttiva |
Formaldeide | Resine per fissare i colori | Dermatiti, irritazioni |
Metalli pesanti | Tinture (piombo, arsenico) | Tossicità cronica |
Amine aromatiche | Coloranti azo (vietati ma presenti) | Potenzialmente cancerogeni |
Non è una lista da etichetta, ma lo è per il nostro corpo. E per l’ecosistema.
👩⚕️ Effetti sulla salute: cosa rischiamo davvero?
Indossare certi indumenti sportivi può portare a:
- Dermatiti da contatto (fino all’8% delle patologie cutanee)
- Allergie chimiche causate da additivi e tinture
- Accumulo di tossine nel corpo, a causa del contatto ripetuto
Chi pratica sport lo sa: il corpo suda, assorbe, respira. E così anche i tessuti.
🌍 Impatto ambientale: quando il tuo outfit inquina
I PFAS non si degradano. Resistono nei corsi d’acqua, entrano nella catena alimentare, colpiscono animali e comunità. E non finisce qui:
👕 I lavaggi frequenti rilasciano microplastiche e sostanze tossiche nelle acque.
🚿 Una sola giacca sportiva può contaminare migliaia di litri d’acqua in pochi mesi.
💚 Alternative sostenibili e marchi responsabili
La buona notizia? Le alternative ci sono. E alcune sono anche cool.
🏷️ Brand che fanno la differenza:
- Vaude: ha eliminato i PFAS da tutta la produzione.
- Licia Florio: utilizza tessuti riciclati e tinture certificate Bluesign.
- Icepeak e Wedze (Decathlon): offrono linee senza fluoro.
- Girlfriend Collective: trasforma bottiglie riciclate in activewear etico.
- ECOALF & Icebreaker: materiali riciclati e tracciabili, zero tossine.
✔ Certificazioni da cercare:
- GOTS: garanzia biologica e assenza di sostanze pericolose.
- Bluesign®: tracciabilità chimica e sicurezza ambientale.
- B Corporation: sostenibilità sociale e ambientale certificata.
🚫 La bugia del “senza PFC”
Attenzione: non tutti i claim sono affidabili. Alcuni prodotti dichiarano di essere “free from”, ma le analisi li smentiscono. Controlla sempre:
- Schede tecniche
- Test indipendenti
- Certificazioni reali
🧼 Come ridurre il rischio con scelte quotidiane
Non servono rivoluzioni. Bastano abitudini più consapevoli:
✅ Evita lavaggi frequenti
✅ Usa sacchetti anti-microplastiche in lavatrice
✅ Preferisci asciugatura all’aria
✅ Acquista meno, ma meglio
✅ Ricicla correttamente gli indumenti usati
🧘♀️ E se il problema fosse la moda usa-e-getta?
Riflettiamo. Abbiamo tutti una felpa sportiva che non mettiamo da anni. Un top fluorescente usato solo per la corsa del 2019. E magari un leggings scintillante comprato “per motivarsi”.
Ma la motivazione vera arriva da dentro. Non da un tessuto tossico.
💎 Brillare sì, ma consapevolmente

Le paillettes sintetiche sono un altro problema. Plastica travestita da festa. Come ha detto Bay Garnett:
“Non vestirti bene, indossa solo ciò che hai”.
Vuoi brillare davvero? Scegli bio-paillettes (come quelle di Stella McCartney), seta vintage o un completo sartoriale ben costruito. La vera moda non è fatta per una sera. È fatta per durare.
📌 Lo sport fa bene, ma il tuo outfit?
Allenarsi sì. Ma con intelligenza. Per la salute, per il pianeta, per noi.
Chiediti sempre: cosa c’è nel tessuto che indosso? E che impatto ha davvero?
Scegli con cura. Indossa con orgoglio. E non farti ingannare dal marketing.
